La storia di Claudio De Carli è legata a filo doppio con la classe
regina del motocross mondiale, negli anni '80 la 500cc. E Claudio è
stato uno dei migliori rappresentanti della scuola crossistica italiana.
Pilota di talento, ha conseguito ottimi risultati e ha maturato una notevole
esperienza, gestendo in proprio il suo Team da privato, uno dei più
efficienti nel panorama internazionale. Negli anni è emersa la
sua disposizione ad aiutare e consigliare i giovani piloti, che, in tutta
Italia, ne hanno fatto un punto di costante riferimento.
La sfida 2007: il Campionato Mondiale Motocross.
Claudio De Carli rinnova la sua sfida al Campionato Mondiale Motocross, a caccia del terzo titolo dopo quelli del 1997 (con Chiodi) e del 2005 (con Cairoli).
Il suo Team, ormai da anni emanazione ufficiale di Yamaha Racing, è
pronto a lanciare questa nuova sfida: un team tutto italiano, due piloti
di levatura mondiale e un giovane 'apprendista', nella classe di cilindrata più combattuta
e spettacolare del Mondiale Motocross.
Nel 1995 il Team De Carli partecipa a tutto il mondiale 125 con Claudio
Federici e Erik Camerlengo. Memorabile la prima gara a Castiglion del
Lago: nella prima manche Federici vince e Camerlengo è terzo. Federici
si aggiudica la giornata con il terzo posto nella seconda manche. Nel
corso della stagione Federici incappa in un infortunio che ne pregiudica
il rendimento e nella classifica finale di campionato conclude sesto.
Camerlengo dodicesimo.
Nel 1996 il Team De Carli si ripropone tra i protagonisti del mondiale
125. Federici e Camerlengo sono ormai due piloti di livello mondiale e
puntano alla vittoria. Purtroppo la stagione si rivela sfortunata. Camerlengo
colleziona diverse cadute nei primi gran premi e a fine anno è
nono. Va anche peggio a Federici che è solo venticinquesimo, fermato
dalla lussazione della spalla nella prova svizzera.
1997. Federici cambia casacca e arriva Chicco (Alessio) Chiodi, reduce
una stagione non entusiasmante nel mondiale 250. La "cura" De
Carli lo rigenera e lo porta finalmente al suo primo alloro mondiale (era
stato secondo nel '94 e '95). Il Team De Carli è Campione del Mondo:
uno degli obiettivi di Claudio, è stato raggiunto. Ma si guarda
avanti...
Il Team De Carli viene affiancato dal prestigioso marchio Q8. Si riparte
con i giovani nel 1998: Camerlengo e il promettente Cherubini, fresco
campione italiano junior. Il primo in campionato è undicesimo e
il secondo ottimo quattordicesimo.
1999. Nel Team De Carli, ritorna Federici e i piloti sono tre, giovanissimi:
Federici, Camerlengo e Cherubini. Si mettono in luce nelle difficili piste
di tutto il mondo. Federici in particolare è stato in lotta per
tutto il campionato per il conseguimento del titolo e solo nel finale
ha dovuto accontentarsi del comunque eccellente secondo posto finale.
Tale risultato lo ha inserito di diritto nella squadra nazionale partecipante
al Trofeo delle Nazioni che in Brasile ha ottenuto una storica vittoria
sulle più blasonate compagini del mondo.
2000. Il Team Yamaha di Claudio De Carli ha preso parte al Campionato
Mondiale Motocross con due piloti: Claudio Federici e Alex Zanni.
Claudio Federici ha chiuso al 5° posto il Campionato del Mondo di
motocross 2000 classe 250! L'atteso risultato è giunto al termine
di un emozionante G.P. di Svizzera in cui il pilota del Team Yamaha -
De Carli, disputando una gara impeccabile, è riuscito a "domare"
il temutissimo Gordon Crockard ed a riprendersi proprio in extremis quel
significativo quinto posto che aveva a lungo detenuto lungo l'arco della
stagione iridata. Per un esordiente nella "classe regina" del motocross
il bilancio 2000 di Federici e del Team Yamaha - De Carli si puo' addirittura
definire esaltante: una vittoria nel G.P. della Repubblica Slovacca, due
volte terzo (nel G.P. d'Italia ed in quello conclusivo di Svizzera) e
ben quattro volte quarto; tenuto conto che il pilota romano ha dovuto
saltare per infortunio la prima prova del campionato, il suo quinto posto
assume un valore ancora maggiore e, rivedendo il film della stagione,
si puo' addirittura affermare che, senza qualche evitabile inconveniente,
il risultato avrebbe potuto essere ancora migliore. Il suo compagno di
Team, Alex Zanni, nonostante qualche infortunio che ha condizionato la
stagione, ha raccolto un soddisfacente quattordicesimo posto finale.
L'annata 2000 si Ë dimostrata poi, per il Team Yamaha - De Carli, addirittura
trionfale in campo nazionale: Claudio Federici, su Yamaha YZ 250 del Team
Yamaha - De Carli, Ë stato il vincitore dei Campionati Assoluti d'Italia
2000 cl. Open e del Trofeo Supercampione. Il venticinquenne pilota romano
ha iscritto cosi' per la prima volta il suo nome nell'albo d'oro del più
prestigioso campionato nazionale di motocross sulla stessa pista che lo
vide nel '94, già su Yamaha del Team De Carli, conquistare il Campionato
Italiano Junior 250. Era forse scritto nel "libro del destino" che Federici
tornasse a trionfare sul circuito veneto anche se questa volta le proporzioni
della sua affermazione sono ben maggiori e sono arrivate al termine di
una stagione esaltante che lo ha visto 5ƒ (da esordiente) nel Campionato
del Mondo cl. 250 e vice-Campione del Mondo a squadre con l'Italia.
2001. Nel 2001 il Team Yamaha Axo di Claudio De Carli si è confermato
tra i protagonisti del Campionato Mondiale classe 250. La novità
della manche unica non ha modificato più di tanto i valori in campo
e sempre molto elevati si sono dimostrati i contenuti tecnici di un campionato
in continua crescita.
Claudio Federici ha tenuto a lungo nel corso del campionato la terza posizione
ed è stato il solo, con Pichon, Crockard e Reed, a vincere un Gran
Premio, quello di Roggenburg (Svizzera). Nel finale di stagione ha subito
la straripante crescita di Reed e ha concluso con il quarto posto finale,
risultato comunque più che positivo, considerando nel conteggio
della stagione i due sfortunati 'stop' di Genk e di Karntenring.
2002.Il Team Yamaha Axo di Claudio De Carli nella stagione 2002 ha
ulteriormente potenziato la sua struttura, ponendosi per impegno tecnico
e logistico ai vertici del mondiale motocross.
Impegnato nella classe 250, sempre più classe regina, il Team affianca
a Claudio Federici il bresciano Chicco Chiodi, il pilota italiano più
titolato, con tre titoli mondiali, il primo dei quali conquistato nell'87
proprio con De Carli. Una squadra fortissima, ma una sfortunata caduta
nella prima gara stagionale, quella di Montevarchi valida come prima prova
degli Assoluti d'Italia, toglie di scena Federici, con un infortunio al
ginocchio destro che lo terrà lontano dalle competizioni praticamente
per tutta la stagione.
Chicco Chiodi tiene alta la bandiera del Team portandosi subito al successo
negli Assoluti d'Italia. Grande anche il suo esordio al Mondiale, con
il podio, secondo posto dietro a Pichon, nella gara di Bellpuig (Spagna).
Chiodi dimostra di poter lottare con i migliori della 250 e ottiene ottimi
piazzamenti, purtroppo anche lui è vittima di un episodio sfortunato.
In Francia viene coinvolto in una caduta dopo il via e subisce una piccola
infrazione vertebrale. Niente di grave, ma il campione bresciano perde
un mese cruciale di campionato. Al suo rientro è ancora con i migliori
ed in classifica finale termina decimo.
2003. Luci e ombre per il Team Yamaha De Carli nella stagione 2003. I piloti sono sempre Chiodi e Federici, ma partecipano al mondiale in due classi diverse, Chiodi nella 125 con la YZF 250 con motore quattro tempi, Federici nella 250 con la potente YZF 450. Federici torna alle gare dopo il lungo periodo d'inattività dovuto all'infortunio alla gamba destra del 2002.
Nonostante non sia ancora in perfette condizoni Claudio dimostra di poter lottare con i migliori della Motocross GP e fino alle ultime prove in classifica è nelle prime posizioni, quinto. Splendida la sua gara nella prova italiana di Montevarchi, dove ottiene la pole-position e sale sul podio, terzo alle spalle di Everts e Smets.
Purtroppo il suo ginocchio destro comincia a dar fastidio e il romano decide di sottoporsi ad intervento chirurgico, saltando così l'ultima prova. In campionato conclude ottavo.
La stagione era partita anche meglio per Chiodi, sul podio già dalla prima gara (Bellpuig), secondo, e ottimo quinto alla seconda, Walkensvaard. Chicco è in piena lotta per il titolo mondiale ma una banale caduta in allenamento gli costa la frattura del radio del braccio sinistro. Purtroppo l'infortunio pregiudica tutta la stagione del campione bresciano, che rientra in gara nella prova italiana ma tornerà in buona condizione fisica solo nel finale di campionato. Difatti proprio nell'ultima prova, in Francia, risale meritatamente sul podio, secondo alle spalle di Everts. Nella classifica finale di campionato è ottavo.
2004. La stagione 2004 resterà negli annali del Motocross per l'incredibile 'esplosione' di Antonio Cairoli. Fortemente voluto da Claudio De Carli per affiancarlo a Claudio Federici nella stagione 2004, il giovane messinese era nel mirino del manager romano da tempo ed arrivato a Roma per la preparazione premondiale viene seguito in ogni dettaglio da De Carli stesso. Insieme a Federici e Monni (altro giovane voluto in squadra da De Carli) gli allenamenti si susseguono anche sui terreni sabbiosi del Belgio, dove nel frattempo il Team Yamaha De Carli ha organizzato una sede estera ben organizzata.
Nel trofeo internazionale degli Assoluti d'Italia il Team Yamaha De Carli si presenta come la squadra da battere e nelle classifiche finali domina la 125 (MX2) con la vittoria di Federici e con il terzo posto di Cairoli. Bene anche nella Open con il secondo posto di Monni.
I tre piloti si dimostrano subito in grado di poter rivestire un ruolo da protagonisti nel Mondiale MX2 con le Yamaha YZF 250. Per Monni emerge qualche difficoltà in più, raramente riesce a partire bene e compromette buone prestazioni con troppa foga. In campionato raccoglie poco e termina ventiseiesimo.
Nel corso della stagione Federici incontra qualche problema fisico (caviglia sinistra) che comprometterà non poco i risultati. Con tre podi al suo attivo concluderà undicesimo assoluto. Ma la rivelazione della stagione è Tony Cairoli, considerando che nelle sue precedenti esperienze di mondiale non era mai riuscito a qualificarsi. Tony dopo un inizio nella media inizia a mettre in mostra le sue qualità e la sua guida spettacolare e veloce. La sua è una crescita continua che lo porta a vincere la sua prima manche mondiale nel GP di Rep. Ceka a Loket e poi a raccogliere la storica vittoria (mai prima per un italiano) nel GP di Namur, la Montecarlo del Motocross. A fine stagione è sul podio della classifica finale: terzo.
2005. Dopo il terzo posto conseguito nel 2004, Tony Cairoli punta decisamente al titolo della MX2. Federici 'sale' in MX1 ma avrà una stagione costellata di piccoli infortuni che non gli permetteranno mai di esprimersi secondo le sue possibilità. Il suo campionato si conclude con il ventiseiesimo posto finale: è il migliore degli italiani della MX1, ma questa è certo una magra consolazione...
Anche per Tony l'avventura sembra in salita con l'infortunio alla caviglia nel sabato del primo GP, Zolder, ma riesce a reagire e a raccogliere punti importanti. Nel secondo GP vince gara 1, nel terzo (Agueda, Portogallo), arriva la sua prima doppietta e la sua prima tabella rossa. E' il preludio ad una stagione fantastica che lo incorona Campione del Mondo a Lierop, con una gara di anticipo, e nonostante un infortunio al polso destro. Per il Team Yamaha De Carli è il secondo titolo mondiale, dopo quello vinto, sempre a Lierop, con Chiodi nel 1997. I numeri del 2005 parlano chiaramente di un Cairoli imbattibile: 8 manche di qualifica vinte; 276 giri al comando della gara (secondo è Rattray con 88 giri!); 13 manche vinte su 34; 6 Gran premi vinti su 17 (Agueda, Castiglion del Lago, Uddevalla, Nismes, Loket, Gaildorf), 567 punti conquistati.
2006. Nella stagione 2006 Antonio Cairoli onora la tabella numero uno con un campionato eccellente e sempre da protagonista. Vince più di tutti in MX2 (12 manche!) ed è spesso il più veloce ma due 'zero' per cadute (Spagna e Bulgaria) gli costano il titolo per soli 18 punti dal francese Christophe Pourcel. Resta in lizza ver la vittoria finale fino all'ultimo minuto dell'ultima manche. Concluso il mondiale da vice-campione riesce ancora a togliersi grosse soddisfazioni: al Nazioni in Inghilterra è strepitoso dominatore della manche MX2-MX3 battendo tutti i èiù forti del mondo... a Brescia si aggiudica il titolo italiano e gli Internazionali d'Italia MX2... e infine vince il titolo Europeo Supercross con la vittoria a Milano e il terzo posto a Genova.
In questa stagione ad affiancare Cairoli arriva Matteo Bonini, giovane promessa del cross italiano. Purtroppo è bersagliato dalla sfortuna e si infortuna due volte: alla prima stagionale a Montevarchi e poco dopo il suo rientro in gara, a Loket.
Il Team 2006 (sotto)
Il Team 2005 (sotto)

Il Team 2004 (sotto)

I piloti 2003 (sotto)

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